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I libri - Ass. Cala Felci

I Nostri Libri

I nostri Libri

L’Arte che Viene dal Mare Tradizione ponzese, elevata ad arte…Un riciclo dal mare naturale dove artisti lavorano materiali stracquati nelle calette dell’isola di Ponza diventato un Catalogo. Un incontro tra arte e natura,
creatività dell’uomo e del tempo, dove la semplicità diventa il Leitmotiv di una profonda ricchezza espressiva.

È appena stata pubblicata la favola La leggenda di Sennone di Franco Schiano; all’edizione in ebook seguirà la
cartacea per i tipi di Ali Ribelli Editore. Le illustrazioni sono di Publia Cruciani.
Il plot è quello della favola classica, dunque non starò a svelare da chi e da dove il giovane Sennone si allontani né quali peripezie debba affrontare per giungere all’agognato “…E vissero felici e contenti”.
L’Autore è nonno di tre splendidi nipotini che, nei nomi e nei caschetti biondi, rivelano le origini – per parte
di madre- teutoniche; per Christian, Daniel e Thomas ogni vacanza in Germania è una full immersion nel
mondo delle favole, ogni viottolo che immette nel bosco potrebbe essere quello di Hansel e Gretel, ogni fruscio di foglie evoca gnomi e presenze magiche; nei dintorni della casa dei nonni materni abbondano castelli,
ruscelli e mulini diroccati, il gatto con gli stivali circola da quelle parti… Dalla casa di nonno Franco e di
nonna Lucia, invece, non si vede altro che mare: una distesa piatta, infinita, per niente misteriosa. Può darsi
che sui fondali marini qualcosa accada ma, quando risale in superficie, si trasforma in bollicine e svanisce: la
povera Sirenetta lo sa bene. Si può finire in acqua come è capitato a Pinocchio, ma poi una balena traghetterà
il malcapitato in terraferma.
Franco Schiano deve convincere i tre figli ’i ’ntrocchia che anche un’isola può essere scenario di fiabe e di
favole; chiede a Publia Cruciani di dargli una mano con pennelli e colori; prova a rimediare coi legni dello stracquo alla mancanza di foreste; rovista nello scrigno del dialetto e ne estrae parole desuete e musicali:
’nzerraje, abbabbiati, sucutajene. Perché su una cosa nonno Franco è inflessibile: i tre giovanotti possono
avere tutte le acca che vogliono nel nome, però il ponzese devono saperlo parlare!

Accomodatevi… potremmo servirvi cipolle di Tropea, burro chiarificato, pistacchi di Bronte e court bouillon
sfumati, ridotti, filtrati nello chinois, infine impiattati…ma vi perdereste la zuppa di cicerchie e questi rutunni
speciali, arrostiti su rami di vastaccietti; non assaggiereste la pizza rustica e nemmeno il casatiello; non degustereste il vino con tre o con quattro effe.
Accomodatevi, abbiamo duemila e più anni di ponza in tavola da raccontarvi.

Otto autori in riva al mare hanno creato dieci belle storie di mare, d’amore, di ricordi ed allegria
tra il vero e il verosimile. Accendono i sogni e con la fantasia, ci portano lontano nel tempo e nello spazio.

E’ uscito in questi giorni il romanzo Tore ‘e Crescienzo, il primo camorrista, edito da Ali Ribelli. L’autore,
Franco Schiano, percorre con scrittura agile e avvincente il passaggio dal regime borbonico al sabaudo nel
regno di Napoli. Il racconto di un evento sconosciuto che avrebbe cambiato la storia d’Italia. Tore è Salvatore
De Crescenzo, il camorrista con cui lo Stato stringe un accordo per mano di Liborio Romano, figura chiave
del regno borbonico: capo della polizia e ministro dell’Interno, tratta segretamente con Cavour e con Garibaldi, prepara l’ingresso trionfale di quest’ultimo a Napoli e l’annessione al regno sabaudo. Francesco di Borbone
si rifugia a Gaeta dove tenta un’ultima, disperata resistenza. Nella fase di transizione, Romano affida a Tore
‘e Crescienzo il mantenimento dell’ordine pubblico ma il personaggio è imbarazzante e, non appena il potere
sabaudo si stabilizza, viene liquidato: Tore è prima incarcerato, poi mandato al soggiorno obbligato a Ponza.
Il romanzo si apre con l’uscita dal carcere di Tore e l’imbarco sul vapore che lo condurrà a Ponza; la carretta
del carcere attraversa una Napoli ancora assonnata ma risonante di voci, di messaggi in codice, di rituali camorristici. A Ponza risiedono altri camorristi e Tore tornerà ad assumere il ruolo di capo dell’organizzazione.
Altre forze sono all’opera: Francesco e la regina Sofia da Roma, tentano di riconquistare il Regno; le province
insorgono, dal limitrofo stato pontificio arrivano rinforzi; Tore può ancora essere una pedina preziosa …
L’autore maneggia con piena padronanza le vicende storiche e, da cultore della materia, tralascia i dettagli
pignoli per dedicarsi a costruire caratteri ed atmosfere; il risultato è una narrazione asciutta, avvincente; la
lettura scorre veloce, d’un fiato. Franco Schiano prosegue con questo lavoro una ricerca sulla storia delle isole
ponziane iniziata diversi decenni fa con Luigi Verneau martire Ponzese(pubblicato nel 1973 ).