DETTI E PROVERBI PONZESI SUI MESI, LE STAGIONI E IL MARE (2)
Seconda parte
Continuiamo la nostra raccolta di detti e proverbi ponzesi che abbiamo inaugurato con Fevrare curte e amaro. Come abbiamo già detto la nostra intenzione è quella di limitarci solo a quei modi di dire e quei proverbi che trattano delle stagioni (i mesi) e a quelli che hanno un nesso specifico con il mare, i marinai, i pescatori e la pesca. .. con questo spirito ecco i proverbi reltivi ai giorni che vanno dal 10 al 20 febbraio :
10.Frevare juorne e notte pare
A Febbraio il giorno e la notte sono uguali.
E’ un modo di dire che trova un riscontro molto approssimativo nella realtà in quanto è noto che il periodo l’equinozio di primavera effettivamente cade tra il 20 e il 21 marzo, quindi un mese prima del proverbio. Un modo di dire che probabilmente fa riferimento al fatto che febbraio è allo stesso tempo il culmine dell’inverno e l’annuncio della primavera imminente.
11.Guarda a jatta e frìe u pesce
Presta attenzione al gatto mentre friggi il pesce
Un monito a non distrarsi mentre si fanno le cose perchè potrebbe sempre
accadere che qualcosa venga a rovinare quello che stai facendo. Si può interpretare anche come un invito ad essere previdenti e preveggenti. Nel caso di chi va per mare, riuscire a prevedere l’arrivo di una tempesta o altri inconvenienti sempre in agguato che possono causare gravi danni alle persone, alla barca o agli attrezzi da pesca.Il modo di dire può essere usato anche per indicare la capacità di fare più cose contemporaneamente.
12.Frevare pisce a panare
A febbraio pesci a ceste.
A febbraio – con l’avvicinarsi della primavera – nella pesca torna l’abbondanza dopo la magra invernale.
13.A fera porta a mangià ‘u piscatore
Il delfino fa mangiare il pescatore
Il delfino è un grande amico dei pescatori e con fa in modo che essi possano sbarcare il lunario, guidandoli sui i banchi pesce.
14.’E tirate a varca o’ sciutto
Hai riposto la barca sul bagnasciuga
Ti sei messo al sicuro, hai eliminato alla fonte la causa di eventuali preoccupazioni o problemi.
15. Amme ammiscate aleghe e pisce
Abbiamo messo insieme le alghe e i pesci.
E’ il sinonimo del detto che in italiano suona più o meno: abbiamo fatto di tutta l’erba un fascio. Ossia si è fatto confusione tra buoni e cattivi, onesti e disonesti, ecc.
16.Fevrare patellaro
Febbraio patellaro.
A Ponza durante il mese di febbraio si sono delle basse maree più marcate rispetto agli altri mesi dell’anno. In questo periodo è quindi agevolata la raccolta delle patelle dai scogli messi all’asciutto dalla bassa marea. Cose comunque di altri tempi, oggi le poche patelle rimaste si raccolgono con maschere e pinne.
17.O Nave affunno o cippo a Livorno
O la nave affonda oppure arriva a Livorno
Un modo di dire simile all’italiano: o la va o la spacca. Ossia si affronta un’operazione rischiosa dall’esito incerto ma che porta a risultati brillanti se va a buon fine. Analogo a :chi non rosica non rosica. Si dice anche: “o vene o spezza”(o si libera o si spezza).una frase che dicono i pescatori quando un attrezzo da pesca rete o palamito, ecc rimane impigliato sul fondo e non c’è alternativa a tirare con forza col rischio di spezzare.
18.Chi sta a mare naviga e chi sta n’terra giudica
Chi sta per mare naviga e sta a terra giudica.
Si dice di chi sputa sentenze senza conoscere bene i termini della questione e senza avere nessuna responsabilità. Ovvero giudicare l’operato di chi si trova per mare e si comporta in modo che da terra può sembrare sbagliato. A noi ponzesi capità spesso di giudicare l’operato dei comandanti dei traghetti in occasione di manovre in condizioni di mare non tranquillo oppure circa la decisione di effettuare o meno la corsa, dando da terra e senza responsabilità una valutazione diversa delle condizioni meteo marine.
19.U pesce ruosso mangia u piccirillo.
Il pesce grosso si mangia il piccolo
Stigmatizza lo strapotere e l’arroganza dei più forti potenti nei confronti dei più deboli che sono destinati sempre a soccombere.
20.Chi se mette pe’ mmare, adda sapè primma anatà
Chi va per mare deve prima saper nuotare –
Prima di cominciare qualcosa, e bene sapere prima a cosa si va incontro.
21.ARIA NETTA NA PAURA I TRONE
Aria pulita non ha paura dei tuoni .
Il significato è facile: Chi ha la coscienza tranquilla non ha paura di nulla.
22.U PESCE FETE D’A CAPA
Il pesce puzza dalla testa.
Di solito viene detto per indicare che il cattivo esempio viene dall’alto. Ossia è il capo (sia nel lavoro che nelle istituzioni) che col suo comportamento è responsabile di tutto.
L’espressione viene usata perchè la testa è la parte del pesce che si decompone per prima.. puzzando.
23.PARLAMME A PRORA E NUN CE CAPIMME A POPPA
Parliamo a prua e non ci capiamo a poppa.
Si dice per dire che c’è una certa confusione e quello che viene detto a prua della barca( pure se è piccola) non viene compreso da quelli che stanno nella parte poppiera. Ossia una spece di torre di Babele dove quello che viene detto da uno non viene compreso dall’altro, come se ognuno parlasse una lingua diversa. Il risultato non può essere che negativo.In termini marinareschi significa che gli ordini che vengono da prua – dove in genere c’è il comando – non vengono capiti da chi deve eseguirli che in genere si trova nella parte poppiera dell’imbrcazioen. Situazione che determina spesso un disastro.
Dal significato analogo c’è anche: A PRORA A CUMBATTE E A POPPA A BALLA’ (mentre a prua si combatte a poppa si balla)
24.U MARE T’IMPARA A PREGA’
oppure: chi vo mparà a prià per mare jesse a navigà.
Il Mare t’insegna a pregare : oppure la variante : Chi vuole imparare a pregare per mare andasse a navigare.
Entrambi i detti sono abbastanza chiari nel loro significato. Per chi andava per mare i disagi non eran da meno dei pericoli sempre in agguato quando si navigava a vela con barche che oggi sembrano poco più che gusci di noci. Nel momento del pericolo l’uomo e a maggior ragione il marinaio si è sempre affidato alla forza della preghiera.I numerosi ex voto nelle nostre chiese ne sono una conferma, come per esempio il bellissimo affresco di Raffaele Sandolo Senior che si trova nella chiesa di Ponza, che pubblichiamo quì, spiega il significato del proverbio più di mille parole
25.FEVRARO CHE TRONA, ANNATA BONA
Febbraio che tuona, annata buona. – Se a febbraio ci sono delle tempeste e piogge l’annata sarà buona(la stagione estiva darà buoni frutti). La comprensione è facile non necessita di particolari spiegazioni. E’ uno di quieiproverbi popolari italiani legato ai mesi elle prevsioni meteorologiche di lungo periodo. In genere si riferisce al raccolto nei campi. Lo abbiamo riportato nella nostra piccola raccolta di proverbi e detti ponzesi, perchè viene tutt’ora usato sull’isola nella sua versione dialettale.
26.N’POPPA PURE NA VOTTE CAMMINA
In poppa anche una botte cammina.
Quando il vento spira a favore ogni tipo di barca – anche la peggiore – è buona per navigare. Ossia quando nella vita le circostanze, la fortuna sono favorevoli non è necessario avere particolari abilità per avere successo, per raggiungere qualsiasi obiettivo e traguardo.
27.LUNA ALL’ERTA MARINAIO CUCCATO – LUNA CUCCATA MARINARO ALL’ERTA
Luna in piedi marinaio coricato – Luna coricata marinaio all’erta (in piedi, sveglio). Un modo di dire legato alle fasi lunari, che dice che quandola falce di luna è in posizione eretta il marinaio può stare tranquillo perchè il tempo sarà buono. Al contrario quando la falce di luna
è in posizione quasi orizzontale (coricata) il marinaio deve stare all’erta perchè il tempo può peggiorare.
28. SE FEVRARO NUN FREVARESCE MARZO MALE ‘A PENZA
Se febbraio non febbraieggia marzo la pensa male.
Insomma se il tempo che deve fare a febbraio(freddo e pioggia) non si verificano, sarà durante il mese di marzo che si verificheranno questi eventi atmosferici.
29.FEVRARO TEGULEA E MARZO SI CARREA
Febbraio li scuote e Marzo li porta via.
E’ un modo di dire che si riferisce ai vecchi in età avanzata, che spesso muoiono durante i mesi invernali. Il proverbio dice che durante il mese di Febbraio si ammalano ( vengono scossi) e poi muoiono in marzo( se li porta via).
fs