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E’ morto Salvatore Pagano, l’ultimo guardiano di Zannone - Ass. Cala Felci

E’ morto Salvatore Pagano, l’ultimo guardiano di Zannone

 

Salvatore Pagano si è spento stamattina alle 9 presso la sua casa di Gaeta. Aveva 86 anni. -Salvatore è stato l’ultimo guardiano di  Zannone. Nel 1964  prese il posto di Silverio Iodice che lasciò la guardianìa dell’isola spinto dalla necessità scolastiche dei figli.   Com’era tradizione anch’egli si portò dietro la famiglia allargata ai suoceri e un cognato. Infatti oltre a gestire i numerosi ospiti, tra i compiti del guardiano c’era quello di fare la manutenzione sia alla casa che dei sentieri dell’isola che all’epoca era in locazione ad una società di cui faceva parte il  tristemente famoso marchese Casati Stampa di Soncino.

Fu dunque durante il suo periodo di servizio sull’isola che il 30 agosto del 1970 il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino – dopo aver, nella sua casa romana di via Puccini, ammazzato la moglie Anna Fallarino e Massimo Minorenti – si suicidò con la stessa arma con la quale aveva ucciso i due amanti.  Da allora l’isola Zannone vene automaticamente associata al Marchese Casati, Anna Fallarino e alla loro torbida storia per la quale sono stati versati fiumi d’inchiostro.

Anna Fallarino

Camillo Casati Stampa

Fino al 1966 sull’isola vivevano per tutto l’anno anche due fanalisti con le rispettive famiglie, mentre un terzo usufruiva di un turno di riposo quindicinale.

Durante i periodi in cui c’erano gli affittuari o i loro ospiti, tutti i giorni da Ponza arrivava il gozzo per gli approvvigionanti. Si chiamava “La Fagiana” e lo conducevano i marinai Giovanni Califano e Pompeo Di Giovanni, che dopo aver sbarcato i viveri, aiutavano i cacciatori in varie faccende come rifornirli di cartucce o portare in villa i copiosi carnieri di selvaggina.

A fine maggio, quando si chiudeva la caccia, tutti gli ospiti di Zannone si imbarcavano direttamente per Terracina su un peschereccio all’uopo predisposto.

Il fattaccio di quella fine estate del 1970,  influenzò l’opinione pubblica e spinse il Comune di Ponza a non rinnovare il contratto di affitto alla società di cui faceva parte Casati e alla successiva scadenza del 1979 affittò l’isola al Corpo Forestale dello  Stato.

Salvatore andò in pensione nel 1993 e non fu più sostituito. Oggi infatti l’isola – pur essendo zona di riserva integrale del Parco Nazionale del Circeo – non ha più un custode. Ad occuparsene, in maniera saltuaria, sono le Guardie del Corpo Forestale dello Stato.

Alla moglie, ai figli e a tutta la famiglia va la vicinanza e le condoglianze di tutti noi di CALA FELCI

Buon viaggio Salvatore.

franco schiano

 

 

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