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Maggio mese Mariano: due canzoni della nostra tradizione - Ass. Cala Felci

Maggio mese Mariano: due canzoni della nostra tradizione

Tonino Esposito ci scrive : “Il mese di maggio sta terminando senza un ricordo alla nostra bella Madonna. Colgo quindi l’occasione per  inviare due pezzi  di don Luigi M. Dies dedicati alla Vergine, che fanno parte della nostra tradizone culturale.

Il primo è intitolato “A Maria Santissima Immacolata “ ed è – secondo Luca Dies – autorevole  studioso della musica dello zio –  anteriore al 1945.  Si tratta di una bellissima giaculatoria  cantata con la  mia solita voce, ormai un po’ arrochita dagli anni.

L’altra canzone  “L’Aiuola è mia”  – sempre di don Luigi Maria Dies – invece è suonata e cantata dall’autore.

Come dicevo, siamo ancora in maggio, mese di fiori e colori, che riempiono i giardini,i campi e le aiuole.La Vergine Maria, sotto il suo manto, protegge tutti i fiori delle “sue aiuole” dal maligno con il suo materno amore. Per questo desidero  dedicare a tutti i lettori e agli amici di CALA FELCI questa struggente preghiera che il parroco di Ponza – negli anni 1941-42 –  compose e cantò per Lei.

Cordiali saluti caro Franco,cosi pure ai tuoi collaboratori,a  Rossano e tutti gli amici di Cala Felci. Ciao Tonino.

Grazie Tonino

A Maria S.S.ma Immacolata (Dolce Vergine Maria)

Dolce Vergine Maria del mio mare stella pia,
veglia sempre sul mio cuore e conservalo al tuo amore.
         Per te Madre dolce e santa,amerò sempre Gesù.
         La mia vita, tutta quanta, spenderò come vuoi tu. ( 2v.)

      L’aiuola è mia  

Tra i fiori del giardino tuo,Maria,                                                       ,
s’insinua lentamente con cauta spira viscida,
che pare lieve carezza, il verde serpe antico.
Fremon le vecchie piante,i teneri arboscelli
scuoton la chioma, rabbrividendo,
solo i fioretti,ignari, non temono del pari.
Scendi,o celeste Cultrice dell’aiuola,salva i tuoi fiori!
Sventa l’insidia nera,e ritorni la pace la’ dov’era.
Corri presta Maria, i calici dei fiori sono aperti per te, sono aperti per te.
Di essi ognuno ha una stilla che trema, ha un alito lieve che innamora.
Sotto la tua carezza,al tepido calor del divin Raggio
cresce, s’abbella e canta  sempre il cuor nostro a Dio,
il suo umile omaggio.
Ma ti sento calar, celeste Guida,
ti sento sussurar con voce chiara,
ch’è imperio e preghiera. ” No, figli, non tremate!
Esci serpe infernal,per te c’è la brughiera, per te c’è la brughiera!
L’aiuola è mia, l’aiuola è mia l’aiuola è mia!
E salva sia!
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